Non fashion…
ma ERAL55…
...ciò che siamo



Vendiamo abiti
ma non quelli appesi
su una gruccia con sotto
la scritta "saldi".



Vendiamo scarpe
ma non quelle
con la suola nuova di zecca
e la scritta "made in Italy":
sì vabbè, come no…



Vendiamo accessori
ma non gli stessi esposti
nei grandi shop center.




Vendiamo, anzi no:
selezioniamo, cuciamo, attacchiamo, rifiniamo, cambiamo, disegniamo, inventiamo, produciamo, marchiamo, contaminiamo, collaboriamo, capiamo, esploriamo, naturalmente sbagliamo ...
...di certo non dormiamo!



Ci sono cinque vetrine che fanno luce su quell'angolo che decide che Corso Como stia di qua e Piazza XXV Aprile invece sia di là. Queste vetrine sono qui, accese dal 1976, quando la città era diversa.
E non c'erano i grattacieli più alti della città, là in fondo, e neppure tutti i più grandi chefs qui a fianco. Queste vetrine hanno guardato i milanesi cambiare e i turisti transumare prima verso il brivido di una vicina periferia e oggi verso il conformismo di una quieta idea di progresso.
Sembra che i giorni sconfinino negli anni, succede così in fretta, ma queste vetrine hanno sempre fatto di tutto per non assomigliare a nessuno. Per non essere lo schema che si ripete con le stagioni della moda. Per non essere guardate senza passione, senza amore o senza odio.
Non importa. Importa che chi le abbia viste si sia accorto che il riflesso della propria immagine del vetro era quello di un uomo per niente comune.



E chi se ne accorto è entrato ...
e poi è ritornato.
Ritornato.
Ritornato.




Sartoria
Dal 1954
abiti e giacche su misura fatti
completamente a mano si confezionano
con tessuti provenienti da vecchi archivi,
preparati con finissaggi personalizzati.






